88 ANNI DI STORIA DEL CALCIO NIBBIANESE

 


Una delle prime formazioni del Nibbiano alla fine degli anni venti. Quarto da sinistra, in borghese, è l'allenatore-giocatore Franco Cavallini, già protagonista nei campionati A e B dell'epoca.

Dal 1927 al 1940
La prima squadra di calcio del Nibbiano nasce nel 1927. Di quel periodo e dei 13 anni successivi, sino all’inizio della seconda guerra mondiale, ci restano pochi ricordi tramandati a voce dai vecchi del paese e qualche foto sbiadita che ritrae i pionieri del calcio nostrano nelle divise dell’epoca con pantaloncini sotto il ginocchio e improbabili pettinature svolazzanti oppure con i capelli tenuti fermi da una retina, com’era d’uso a quei tempi. Ad alcuni volti riesce difficile dare un nome, altri invece hanno fatto la storia di quei primi anni di calcio e del paese.
Su tutti va ricordato Franco Cavallini, attaccante di vaglia, proveniente dall’U.S. Milanese quando questa squadra militava in Prima Divisione (l’attuale serie A) insieme a Inter e Milan e passato poi al Piacenza dove giocò tra il 1921 e il 1926 in Prima e in Seconda Divisione (le attuali serie A e B). Cavallini è stato anche tra i fondatori dell’Associazione Calcio Nibbiano nel 1927 di cui fu allenatore-giocatore nel 1928 e 1929.
C’erano poi Tartaglia, Pozzi, Ghigini, Borgognoni, Tagliaferri e tanti altri di cui si è ormai perso il ricordo. Il campo di gioco era il Prato Grande, una delle poche aree pianeggianti tra la periferia del paese e il torrente Tidone.

 


La mitica formazione del 1965-'66 vincitrice, al suo debutto, del campionato di terza categoria. Primo e secondo da sinistra in piedi sono Giancarlo Pistorello e Franco Danova, due ex giocatori di serie A di scuola Milan. Accanto a loro Bollati, Bariola, Alberici, Fortunati, Sidoli e, accosciati, Cremona, Favari, Bellotti e Valla.

Dal 1945 agli anni 80 
Nel dopoguerra rinasce subito la passione per il calcio, ma il vecchio campo non è più disponibile e mancano le risorse per acquistarne e sistemarne uno nuovo. Per un paio di decenni i giovani del paese lottano eroicamente per ricavare un rettangolo di gioco lungo il letto del Tidone, rimuovendo a mano quintali di sassi, ma il 
torrente impietoso torna sempre a riprendersi almeno una parte dello spazio che gli veniva sottratto, rendendo inagibili ben 3 campi di calcio ricavati, negli anni, in altrettante diverse posizioni.
Sino a che, nel 1965, in pieno boom economico, una fortunata coincidenza di passione, energie e risorse che accomunò trasversalmente giovani e meno giovani del paese, portò a “riconquistare” il terreno di gioco del Prato Grande (che venne dedicato alla memoria di Franco Cavallini) e a iscrivere per la prima volta la neo costituita società dell’Associazione Calcio Nibbiano al campionato di 3^ Categoria.
La squadra, era composta da alcuni talenti locali come l’incontenibile ala destra Gigi Cremona, il sindaco-calciatore Sandro Alberici nel ruolo di libero, il roccioso Piero Favari, terzino insuperabile come gli altri suoi colleghi di reparto Mario Bollati, lo “stopper” per antonomasia e Tino Beccalupi, detto “Zip” per la sua velocità, l’instancabile centrocampista Giancarlo Governoli, la mezz’ala “jolly” Armando Molinari (che era anche un validissimo portiere) e il centravanti Giacomo Quadrelli. Venne poi rinforzata da forti atleti valtidonesi (Fortunati, Bellotti) e piacentini (Bariola, Sidoli, Valla), ma soprattutto potè valersi di due fuoriclasse (per la categoria) poco più che trentacinquenni che avevano appena concluso la loro carriera trai professionisti: Franco Danova, cresciuto nelle giovanili del Milan e poi protagonista di diversi campionati in serie A con Pro Patria e Foggia, e Giancarlo Pistorello, anch’egli di scuola Milan, dove disputò 2 campionati e poi passato -sempre in serie A- ad Alessandria e Genoa. Quel campionato fu una cavalcata trionfale, coronata dalla vittoria finale e dalla promozione in seconda categoria, dove la squadra disputò poi brillanti campionati nelle stagioni successive, prima di tornare nella categoria inferiore.


Mauro Rivera (a destra nella foto) fratello di Gianni e protagonista, nel 1972, a soli 26 anni, di un singolare trasferimento: dal Monza, in serie B al Nibbiano, in terza categoria. Accanto a lui Sandro Alberici, il sindaco calciatore e capitano della squadra.

Gli anni settanta vedono l'avvento alla presidenza del dottor Franco Fulgoni (attuale presidente onorario) destinato a lasciare, con la sua passione e la sua dedizione alla Società, un segno profondo nella storia del calcio nibbianese. Sua è la metafora del Nibbiano "farfalla biancoazzurra" con la quale era solito definire la squadra e suo è il motto latino "Ad maiora" che campeggia, sotto il nome della Società, sull'insegna all'ingresso del campo.
In quegli anni, dove alla presidenza Fulgoni si alternò quella di un altro benemerito del calcio nibbianese, Alberto Brugnatelli (in ricordo del quale si disputa ogni anno sul campo di Nibbiano l’omonimo torneo estivo), le file del Nibbiano si onorarono di un’altra presenza illustre. Stavolta non si trattava di un professionista a fine carriera, ma di un giovane ventiseienne nel pieno delle forze che militava nel Monza in serie B. Il suo nome era Mauro Rivera, fratello del famosissimo Gianni, idolo del Milan e della Nazionale. Dotato anche lui di grande classe, ma stanco di vivere all’ombra dei continui paragoni col fratello, decise di lasciare anzitempo la carriera professionistica per venire a giocare in terza categoria per puro divertimento e fu proprio Gianni Rivera a intercedere con il Monza perché svincolasse gratuitamente Mauro a favore dell’A.C. Nibbiano: fu quello un caso unico di trasferimento di un giocatore in così giovane età dalla serie B alla terza Categoria!

  


Il Nibbiano dei record nella stagione 1980-'81, vincitore del campionato di terza categoria con due sole partite pareggiate e tutte le altre vinte. In quella squadra, allenata dal padre Sandro, giocava un giovanissimo Valter Alberici, quarto da sinistra in piedi.


Dagli anni ottanta al 2012
La stagione 1980/81, con Vittorio Fulgosi alla presidenza, segna la conquista della seconda vittoria nel campionato di terza categoria con la squadra dei record allenata da Alessandro Alberici: due sole partite pareggiate e tutte le altre 
vinte. Nel 1987, sul nuovo campo che era stato inaugurato nel 1983 e intitolato alla memoria di Armando Molinari, arriva il terzo titolo di terza categoria, sempre con Sandro Alberici allenatore e sotto la presidenza del dottor Franco Fulgoni.
La squadra gioca altri felici campionati in seconda categoria che culminano nel 1990-1991 con la promozione in prima categoria, sotto la guida tecnica di Fabrizio Cantalupo e la presidenza di Alberto Marchese. Ma a causa della insufficiente disponibilità finanziaria il Nibbiano deve, a malincuore, rinunciare alla promozione e rimanere in seconda categoria.
Sono quelli gli anni della partecipazione ai campionati del Settore Giovanile, diretto da Gianni Fuso Nerini, con la vittoria in vari tornei e nel Campionato Provinciale Giovanissimi.
L’anno 2001 segna l’abbandono del campo di Nibbiano, non più in regola con le norme federali. L’A.C. Nibbiano si trasferisce a Trevozzo ed assume la gestione del nuovo impianto dedicato a Michele Pietrasanta, ex giocatore del settore giovanile.
Nel 2004 il Nibbiano conquista il quarto titolo di terza categoria. Presidente è Maurizio Negromanti, allenatore Valter Negromanti, che ai due titoli vinti da giocatore aggiunge il secondo da allenatore. Seguono alterne fortune in seconda e terza categoria fino alla svolta del luglio 2012, quando arriva la presidenza di Valter Alberici.

 

Dal 2012 a oggi
Valter Alberici, già giocatore del Nibbiano e figlio dello storico sindaco calciatore, allenatore e primo tifoso Sandro, è un imprenditore di successo che, partendo dal nulla, ha portato il suo Gruppo Allied International ai massimi livelli mondiali nel mercato della raccorderia e dei tubi per i più diversi settori dell’energia. La sua presidenza ha un obiettivo primario dichiarato: riportare la squadra a giocare sul terreno amico del Molinari. In breve tempo, riesce a raccogliere intorno alla società gli stessi entusiasmi e la stessa voglia di fare del 1965 e dei primi anni ottanta.Tanto è vero che tra la primavera e l’estate 2013 L’ACD Nibbiano già raggiunge tre traguardi prestigiosi: la promozione nel campionato di Seconda Categoria (allenatore Claudio Solenghi), l’organizzazione del 1° Trofeo Allied, grande torneo estivo interprovinciale di calcio a 6, e la disputa della partita di charity con la Nazionale Italiana Cantanti, evento davvero eccezionale per questa piccola ma grande società sportiva. La squadra di Valtidone Solidarietà, che affronta la nazionale canora, è anche un’occasione per una passerella di tante “vecchie glorie” che hanno contribuito a fare la storia del calcio nibbianese. Con l’incasso della partita, e attraverso la collaborazione dell’associazione Progetto Vita, presieduta e animata dalla dottoressa Daniela Aschieri, viene inoltre raggiunto l’obiettivo di mettere in “sicurezza cardiologica” il territorio del comune di Nibbiano attraverso l’acquisto di 8 defibrillatori posizionati in tutte le frazioni e sui campi sportivi di Trevozzo e di Nibbiano. Dopo 86 anni di storia e 11 di “esilio”, la vicenda calcistica del Nibbiano ha davvero segnato un nuovo appassionante inizio.
La conferma arriva subito nella stagione 2013-2014, sotto la guida dell’allenatore Mauro Lodigiani, con la nuova promozione in Prima Categoria unita alla conquista della Coppa Disciplina: un riconoscimento, quest’ultimo, non secondario in quanto testimonia come l’atmosfera di serietà, correttezza e lealtà sportiva cha caratterizza la nuova Società presieduta da Alberici, abbia positivamente “contagiato” anche l’intera squadra.
Il campionato regionale di Prima Categoria, che il Nibbiano affronta per la prima volta nella sua storia nel 2014-2015, vede società e squadra ulteriormente rafforzate con l’arrivo del direttore sportivo Marzio Merli, del mister Camillo Orsi e di diversi forti giocatori, alcuni dei quali provenienti anche da categorie superiori. L’obiettivo di Alberici è quello di ben figurare nella parte alta della classifica ma senza porre limiti alla provvidenza. Infatti, dopo poche giornate dall’inizio del campionato, la compagine biancazzurra viene a trovarsi già in lotta per il primato dopo aver superato i primi due turni della Coppa Regionale di Prima Categoria eliminando l’Agazzanese, una delle favorite, e uscendo al terzo turno solo per differenza reti. A questo punto il “superpresidente” decide di dare una mano alla provvidenza rafforzando ulteriormente la squadra con l’acquisto di due forti difensori, Ramundo e De Matteo, per puntare decisamente alla promozione: obiettivo che, sfuggito il primo posto per 2 soli punti di distacco dall’ Agazzanese, i biancazzurri conquistano comunque battendo nella finale dei play off il San Secondo con un nettissimo 4-1, riconquistando inoltre, per il secondo anno consecutivo, la Coppa Disciplina.
Dopo tre consecutivi passaggi di categoria in soli tre anni, il Nibbiano si presenta così al nastro di partenza della stagione 2015-2016 nel girone A del campionato regionale di Promozione, che lo vede competere non solo con squadre piacentine ma anche del reggiano e del parmense: un traguardo del tutto inimmaginabile sino a pochi anni prima per un paese di nemmeno 500 abitanti. Ma poiché … l’appetito vien mangiando, il presidente Alberici non si accontenta di una squadra che possa lottare solo per la salvezza e, sull’intelaiatura della compagine neo promossa, inserisce alcuni elementi di grande esperienza come il difensore Colicchio e l’attaccante Casiraghi, insieme ad alcuni giovani di talento per rendere la compagine competitiva ai vertici anche in questa difficile categoria. Sulla panchina Massimo Perazzi, proveniente dal Fiorenzuola, succede al pur bravo Camillo Orsi mentre alla direzione sportiva viene confermato Maurizio Merli.
I primi risultati sono davvero incoraggianti: infatti i biancazzurri non solo, nelle prime 3 partite di Coppa Italia Dilettanti eliminano le blasonate Castellana e Fontana Audax e sconfiggono la tradizionale avversaria Agazzanese, ma vincono anche le prime tre partite di campionato conquistando, seppure in coabitazione, il primato in classifica.
Il resto è storia di questi giorni e dei giorni futuri, che potrete seguire nei suoi sviluppi, attraverso le pagine di questo sito web.